[Writing Contest] Scherzetto o storiella?

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    "Scherzetto o storiella?"


    Senzanome_26

    Halloween, la festa più spettrale dell'anno, è alle porte! Uno dei modi più divertenti per festeggiare questa occorrenza è quello di raccontare storie spaventose ai propri amici. Quindi raccontate anche voi una storiella da brividi che abbia come protagonisti i terrificanti Pokémon di tipo Spettro!


    Regolamento
    ~ Bisognerà scrivere un breve racconto che sia a tema Halloween e che includa obbligatoriamente la presenza di almeno un Pokémon di tipo Spettro a vostra scelta che abbia un ruolo centrale all'interno della storia.
    ~ Il racconto potrà contenere un massimo di 5000 caratteri. È possibile controllare il numero di caratteri presenti nel testo in siti esterni come questo.
    ~ La storia deve essere originale e deve essere stata scritta personalmente dal partecipante esclusivamente per l'occasione, non deve essere stata composta precedentemente né ovviamente deve essere stata copiata.
    ~ Occorre iscriversi solamente dopo aver composto il racconto, non prima, pubblicandolo in questo topic, preferibilmente inserendolo sotto spoiler.

    Altre informazioni
    ~ Il Contest durerà dal 19 Ottobre al 20 Dicembre 2023.
    ~ I risultati verranno resi noti dopo qualche giorno in seguito alla fine del Contest.
    ~ Il giudice sarà Castforum.

    Partecipanti

    -Tsunabi
    Era la notte di Halloween ed una misteriosa nebbia avvolgeva la cittadina di Lavandonia, rendendo l'aria ancor più spettrale. I bambini indossavano i loro costumi da mostriciattoli e si preparavano per una serata di dolcetto o scherzetto. Le case erano addobbate con zucche intagliate e lanterne spaventose e le strade erano illuminate da lampioni vecchi, la cui luce tremolava inquietantemente, creando un'atmosfera sinistra e affascinante.

    In cima alla collina, c'era una piccola casetta diroccata ed abbandonata, un luogo solitario in cui un Mimikyu si rifugiava. Il Pokémon si isolava in questa casa per paura di non essere accettato dagli umani. Ma quella notte era la notte di Halloween, una notte diversa da tutte le altre, qualcosa lo spingeva a superare le sue paure e provare ad unirsi alla festa del paese. Mimikyu raccolse il suo coraggio e lasciò la piccola dimora dirigendosi verso il trambusto della cittadina.

    Quando raggiunse la zona centrale, Mimikyu si unì al gruppo di bambini e Pokémon che scorrazzavano per le vie addobbate a tema. I piccoli, invece di urlare dalla paura (come temeva il Pokémon solitario), lo trovarono adorabile, credendo fosse un ottimo vestito a tema per Halloween.

    Con il passare della serata, la nebbia iniziò a scendere su Lavandonia e un'aura misteriosa iniziò a circondare la città creando un'atmosfera unica e spettrale.

    A forza di scorrazzare tra le vie e le case a suon di "dolcetto o scherzetto", i bambini e Mimikyu si trovarono in una piccola piazza circondata da alberi molto vecchi che proiettavano ombre lunghe e sinistre. Un Gastly apparve dal nulla ed iniziò a fluttuare sopra le teste dei bambini, emanando un'aura spettrale ed iniziando a giocherellare con loro, sparendo e riapparendo di volta in volta vicino a un bambino diverso. Poco dopo apparve un Dusknoir che iniziò a volteggiare con le braccia allungate verso il gruppetto di bambini, dando vita ai giocattoli che avevano tra le mani, facendoli scivolare dalle mani dei proprietari e facendoli svolazzare in aria.

    I bambini erano entusiasti, si stavano divertendo un mondo con i tre Pokémon quando d'un tratto un suono stridulo echeggiò nelle teste di tutti quanti: Pokémon ed umani compresi.

    Tutti chiusero per un secondo gli occhi e si tapparono le orecchie, e appena li riaprirono tutto era cambiato: l'atmosfera era diversa, la nebbia era sempre più fitta ma si capiva distintamente che ci si trovava in una piazza affollata di persone, ai lati c'erano bancarelle di ogni sorta, si trattava di un vero e proprio Matsuri.

    Il gruppo rimase interdetto... la nebbia si infittì ed in questa situazione, un bambino scomparve improvvisamente, poi un altro, e un altro ancora. L'agitazione iniziò a diffondersi tra i bambini rimasti, anche Mimikyu si fece prendere dall'agitazione quando si accorse che qualcosa di strano stava accadendo. Si girò verso gli altri due Pokémon chiedendo loro una mano e chiedendo loro di trovare i bambini scomparsi.

    Il Dusknoir allungò le braccia verso il cielo, cercando di percepire qualche traccia dell'energia dei bambini, ma non c'era nulla, solo la nebbia sempre più densa, dal canto suo Gastly iniziò a volteggiare nell'area ma senza trovare nessun segnale dei bambini mancanti.

    Mimikyu si avvicinò alle panchine dove aveva visto i bambini per l'ultima volta, ma le panchine erano vuote. Le risate gioiose e i sorrisi dei bambini erano scomparsi nel nulla.

    A quel punto Dusknoir si concentrò sulla nebbia e riuscì grazie ai suoi poteri a diradarla, finalmente la visibilità non era più un problema.

    Mimikyu iniziò a guardarsi attorno, ma si rese conto che anche gli altri bambini erano spariti nel nulla. Le bancarelle erano svanite così come i due Pokémon, Gastly e Dusknoir. Non c'era più alcuna traccia della festa o dei festeggiamenti; al loro posto c'erano alberi morti e spezzati e pietre coperte da muschio ed erbacce.

    Dove erano finiti tutti? Era tutta un'illusione?

    Mimikyu si sedette su uno dei massi più alti, guardandosi intorno con occhi tristi. Era solo, circondato dalla nebbia e da un silenzio inquietante. La luna sorgeva sopra di lui, e il suo volto nascosto dal travestimento sembrava esprimere un profondo senso di solitudine.

    Poco dopo, nella distanza, Mimikyu udì un rumore. Si girò e vide un gruppo di bambini che correvano verso il masso su cui era seduto. Uno dei bambini lo indicò dalla distanza per fare vedere quel pokemon particolare agli amici.

    Mimikyu si alzò in fretta felice di avere di nuovo compagnia. Ma quando i bambini raggiunsero il masso, si accorsero che non c'era nessuno, si scambiarono un paio di occhiate confuse come se si fossero aspettati di trovare qualcosa su quel masso ed anche il bambino che poco prima aveva indicato quell'area si chiese cosa avesse visto.

    La nebbia continuò ad infittirsi ed i ragazzi decisero di tornare a casa.

    Il giorno successivo, un sole splendente illuminava il cielo.


    -Kazuki
    Josh stava passeggiando lungo le vie della cittadina, quando la sua attenzione si diresse ben presto altrove, verso delle risate allegre di bambini provenire da un vicolo vicino, e decise di sbirciare da dietro l'angolo.
    Dinanzi a quei piccoli, vi era una Misdreavus che cercava di fare delle boccacce e di spaventarli, ma in cambio otteneva solo dei complimenti.
    «Oh, ma guarda che tenera!»
    «Sei carinissima!» le dissero, prima di allontanarsi.
    Josh scelse di avvicinarsi e poté vedere la Spettro assumere un'espressione spaventosa ma che, per via del suo faccino corrucciato e un rossore sulle gote, gli risultò adorabile, strappandogli un sorriso.
    Misdreavus, delusa, scoppiò a piangere, tanto che lo stesso ragazzo tentennò.
    «C-che succede?» le chiese.
    La Pokémon Spettro cercò di spiegarsi mostrando prima uno sguardo truce, che voleva tanto fosse spaventoso, poi uno allegro, ma per il ragazzo non fu facile capire, perciò Misdreavus optò per una più pratica: si precipitò fuori dal vicolo sbucando proprio di fronte a una coppietta che stava passeggiando e che, vedendola, non poté che intenerirsi.
    «Sei triste perché non riesci a spaventare nessuno, è così?» le chiese una volta tornata nel vicolo.
    La Misdreavus, mesta, annuì.
    «Non ti preoccupare, ti insegno io! Innanzitutto devi...»
    In tutti quelle notti si videro e il ragazzo fece sì che potesse imparare i tempi giusti, le espressioni giuste, i versi appropriati in modo da poter risultare spaventosa agli occhi delle persone.
    Eppure, nonostante gli sforzi, queste continuavano a volerle bene, facendo sconfortare sempre più la Pokémon Spettro.
    «Ti serve solo la giusta motivazione, ma io credo in te, amica mia! Ops, forse dovrei dire mia spaventosa amica!» scherzò, e la Misdreavus gli sorrise come mai aveva fatto prima di allora, piena di gratitudine e riflettendo il suo animo gentile, a differenza degli spettri che aveva sempre conosciuto.
    In quelle notti scoprì di aver trovato non solo un "allenatore dello spavento" ma un vero amico, e insieme rimanevano a guardare la luna percorrere la volta celeste sin quasi all'alba, con lui che le raccontava tante storie e lei che rimaneva lì ad ascoltare serenamente con i suoi occhietti rossi puntati sui suoi. Ridevano e scherzavano insieme tanto da renderla triste ogni volta che la notte finiva e lui doveva andar via.

    La notte di Halloween, mentre si trovavano a camminare per le vie deserte, udirono ancora delle voci vicine a loro.
    Si trattava di due bambini vestiti da Litwick e con un sacco da cui estraevano delle caramelle.
    «Dobbiamo tornare a casa, fratellone...»
    «Ok, giusto un paio di case a cui fare dolcetto o scherzetto e torniamo!»
    «Ma c'è buio, ho paura...»
    Non fece neppure in tempo a completare la frase che dal fondo della via spuntò fuori un uomo dallo sguardo inquietante che iniziò a correre verso i bambini che, spaventati, iniziarono a scappare disperati, terrorizzati a morte, il tutto sotto gli occhi attoniti di Josh e Misdreavus che si gettarono subito all'inseguimento.
    Quella notte stava per divenire un incubo a occhi aperti, e quando quel manigoldo riuscì ad attirarli in un vicolo cieco, i bambini pregarono Arceus che quello fosse solo un incubo.
    «Avete paura, eh?» disse quello, mentre i bambini, in lacrime, chiedevano aiuto.
    «Forza, Misdreavus, è la tua occasione! Ecco cosa devi fare...» le sussurrò Josh, trovando l'approvazione dell'amica.

    Quell'individuo stava per lanciarsi sui bambini quando, da dietro il muro, si materializzò Misdreavus con dei fuochi fatui attorno al suo corpo e uno sguardo gelido più della notte in cui si ritrovavano, ringhiando contro di lui.
    L'uomo, sobbalzando e gridando, indietreggiò terrorizzato da quella visione, e solo in quel momento Misdreavus capì che era riuscita nel suo intento, non solo grazie alla fiducia di Josh, ma anche al fatto che aveva trovato la determinazione necessaria per voler aiutare gli altri, proprio come il suo migliore amico aveva fatto per lei.
    Mentre i bambini tifavano per lei, usò l'attacco Confusione per impedire la fuga all'uomo e, quando l'Agente Jenny arrivò con i rinforzi per arrestarlo, la Spettro venne subito considerata un'eroina e tutti i cittadini facevano a gara per farle i complimenti.
    Solo allora capì che tutto quel che voleva davvero era solo poter interagire con gli umani, e poter stare in loro compagnia.
    E così, mentre il sole sorgeva, si volse verso dove si trovava Josh e rimase a bocca aperta: lui, sorridente, stava fluttuando, salendo sempre più su verso il cielo.
    «Sapevo che ce l'avresti fatta! Ora avrai tantissimi amici, mentre io posso finalmente andare nell'aldilà...sono contento di averti incontrata, amica mia. Non ti dimenticherò mai! Sii sempre te stessa, e rimani la meravigliosa Pokémon che sei!» disse il fantasma di Josh salutandola con la mano mentre la Pokémon, con gli occhi lucidi, capì come mai sentiva così tanta affinità con lui: era uno spettro come lei.
    «Misdreavus!» gridò lei con un'espressione felice, salutandolo con lo sguardo.


    -Vincy
    In una Johto del passato, una terra permeata da mistero e magia, sorgeva un villaggio circondato da foreste fitte e nebbie misteriose. In questo luogo, un bambino di nome Hiro, curioso e avventuroso, di appena 10 anni, s'imbatte in una straordinaria Misdreavus, un Pokémon che vagava tra le ombre e i misteri della regione.
    La Misdreavus, giocosa e affascinante, si lega subito a Hiro, inseparabili come amici. Passano i giorni, e la loro amicizia cresce sempre di più, condividendo segreti e avventure tra le antiche rovine del villaggio e i sentieri segreti della foresta.
    Tuttavia, il legame tra la creatura e il bambino non sfugge all'attenzione dei genitori di Hiro, preoccupati per la presenza di un Pokémon misterioso. Decidono di chiedere aiuto al sacerdote del villaggio, convinti che sia pericoloso per il figlio legare rapporti con un Pokémon così enigmatico.
    Il sacerdote, temendo il potere oscuro che potrebbe scaturire da un legame tra umano e spirito, si consulta con il capo del villaggio. Insieme, decidono che l'unico modo per proteggere il villaggio è eliminare la minaccia rappresentata dalla Misdreavus e dal bambino. L'oscurità li ha consumati, spingendoli a compiere un atto inumano.
    Una notte cupa e silenziosa, il villaggio viene avvolto da una fitta nebbia. Il capo del villaggio, seguendo il volere del sacerdote, ordina la distruzione. Accendono un fuoco immenso per Hiro e la Misdreavus viene sottoposta a un rito oscuro contro gli spiriti, una cerimonia antica per scongiurare le presenze malefiche.
    Le fiamme divampano e avvolgono il corpo di Hiro, mentre la Misdreavus lotta invano contro l'incantesimo del rito. Le loro voci si spengono nell'oscurità, lasciando solo il silenzio funesto del villaggio.
    Passano cento anni, e il villaggio scompare nel nulla. Una nebbia simile a quella notte fatale si estende su tutto il territorio, avvolgendo il villaggio e la foresta circostante. Una volta dissipata la nebbia, al suo posto sorge una vasta foresta, i resti del villaggio di Hiro e della Misdreavus sommersi sotto il fitto fogliame.
    Le leggende narrano che più di 7.000 abitanti furono inghiottiti dalla nebbia misteriosa, e le loro anime sembrano vagare ancora tra gli alberi, testimoni di un oscuro destino.
    Ma in quella foresta c'è un'energia antica, un richiamo di voci lontane. Coloro che si avventurano tra quegli alberi possono sentire il sussurro delle anime perdute, testimoni di un passato che continua a urlare nel silenzio, mentre la Misdreavus continua a vegliare, custode di un'amicizia spezzata troppo presto.


    Edited by ~Dark Suicune - 29/12/2023, 00:11
     
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    Era la notte di Halloween ed una misteriosa nebbia avvolgeva la cittadina di Lavandonia, rendendo l'aria ancor più spettrale. I bambini indossavano i loro costumi da mostriciattoli e si preparavano per una serata di dolcetto o scherzetto. Le case erano addobbate con zucche intagliate e lanterne spaventose e le strade erano illuminate da lampioni vecchi, la cui luce tremolava inquietantemente, creando un'atmosfera sinistra e affascinante.

    In cima alla collina, c'era una piccola casetta diroccata ed abbandonata, un luogo solitario in cui un Mimikyu si rifugiava. Il Pokémon si isolava in questa casa per paura di non essere accettato dagli umani. Ma quella notte era la notte di Halloween, una notte diversa da tutte le altre, qualcosa lo spingeva a superare le sue paure e provare ad unirsi alla festa del paese. Mimikyu raccolse il suo coraggio e lasciò la piccola dimora dirigendosi verso il trambusto della cittadina.

    Quando raggiunse la zona centrale, Mimikyu si unì al gruppo di bambini e Pokémon che scorrazzavano per le vie addobbate a tema. I piccoli, invece di urlare dalla paura (come temeva il Pokémon solitario), lo trovarono adorabile, credendo fosse un ottimo vestito a tema per Halloween.

    Con il passare della serata, la nebbia iniziò a scendere su Lavandonia e un'aura misteriosa iniziò a circondare la città creando un'atmosfera unica e spettrale.

    A forza di scorrazzare tra le vie e le case a suon di "dolcetto o scherzetto", i bambini e Mimikyu si trovarono in una piccola piazza circondata da alberi molto vecchi che proiettavano ombre lunghe e sinistre. Un Gastly apparve dal nulla ed iniziò a fluttuare sopra le teste dei bambini, emanando un'aura spettrale ed iniziando a giocherellare con loro, sparendo e riapparendo di volta in volta vicino a un bambino diverso. Poco dopo apparve un Dusknoir che iniziò a volteggiare con le braccia allungate verso il gruppetto di bambini, dando vita ai giocattoli che avevano tra le mani, facendoli scivolare dalle mani dei proprietari e facendoli svolazzare in aria.

    I bambini erano entusiasti, si stavano divertendo un mondo con i tre Pokémon quando d'un tratto un suono stridulo echeggiò nelle teste di tutti quanti: Pokémon ed umani compresi.

    Tutti chiusero per un secondo gli occhi e si tapparono le orecchie, e appena li riaprirono tutto era cambiato: l'atmosfera era diversa, la nebbia era sempre più fitta ma si capiva distintamente che ci si trovava in una piazza affollata di persone, ai lati c'erano bancarelle di ogni sorta, si trattava di un vero e proprio Matsuri.

    Il gruppo rimase interdetto... la nebbia si infittì ed in questa situazione, un bambino scomparve improvvisamente, poi un altro, e un altro ancora. L'agitazione iniziò a diffondersi tra i bambini rimasti, anche Mimikyu si fece prendere dall'agitazione quando si accorse che qualcosa di strano stava accadendo. Si girò verso gli altri due Pokémon chiedendo loro una mano e chiedendo loro di trovare i bambini scomparsi.

    Il Dusknoir allungò le braccia verso il cielo, cercando di percepire qualche traccia dell'energia dei bambini, ma non c'era nulla, solo la nebbia sempre più densa, dal canto suo Gastly iniziò a volteggiare nell'area ma senza trovare nessun segnale dei bambini mancanti.

    Mimikyu si avvicinò alle panchine dove aveva visto i bambini per l'ultima volta, ma le panchine erano vuote. Le risate gioiose e i sorrisi dei bambini erano scomparsi nel nulla.

    A quel punto Dusknoir si concentrò sulla nebbia e riuscì grazie ai suoi poteri a diradarla, finalmente la visibilità non era più un problema.

    Mimikyu iniziò a guardarsi attorno, ma si rese conto che anche gli altri bambini erano spariti nel nulla. Le bancarelle erano svanite così come i due Pokémon, Gastly e Dusknoir. Non c'era più alcuna traccia della festa o dei festeggiamenti; al loro posto c'erano alberi morti e spezzati e pietre coperte da muschio ed erbacce.

    Dove erano finiti tutti? Era tutta un'illusione?

    Mimikyu si sedette su uno dei massi più alti, guardandosi intorno con occhi tristi. Era solo, circondato dalla nebbia e da un silenzio inquietante. La luna sorgeva sopra di lui, e il suo volto nascosto dal travestimento sembrava esprimere un profondo senso di solitudine.

    Poco dopo, nella distanza, Mimikyu udì un rumore. Si girò e vide un gruppo di bambini che correvano verso il masso su cui era seduto. Uno dei bambini lo indicò dalla distanza per fare vedere quel pokemon particolare agli amici.

    Mimikyu si alzò in fretta felice di avere di nuovo compagnia. Ma quando i bambini raggiunsero il masso, si accorsero che non c'era nessuno, si scambiarono un paio di occhiate confuse come se si fossero aspettati di trovare qualcosa su quel masso ed anche il bambino che poco prima aveva indicato quell'area si chiese cosa avesse visto.

    La nebbia continuò ad infittirsi ed i ragazzi decisero di tornare a casa.

    Il giorno successivo, un sole splendente illuminava il cielo.
     
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    Josh stava passeggiando lungo le vie della cittadina, quando la sua attenzione si diresse ben presto altrove, verso delle risate allegre di bambini provenire da un vicolo vicino, e decise di sbirciare da dietro l'angolo.
    Dinanzi a quei piccoli, vi era una Misdreavus che cercava di fare delle boccacce e di spaventarli, ma in cambio otteneva solo dei complimenti.
    «Oh, ma guarda che tenera!»
    «Sei carinissima!» le dissero, prima di allontanarsi.
    Josh scelse di avvicinarsi e poté vedere la Spettro assumere un'espressione spaventosa ma che, per via del suo faccino corrucciato e un rossore sulle gote, gli risultò adorabile, strappandogli un sorriso.
    Misdreavus, delusa, scoppiò a piangere, tanto che lo stesso ragazzo tentennò.
    «C-che succede?» le chiese.
    La Pokémon Spettro cercò di spiegarsi mostrando prima uno sguardo truce, che voleva tanto fosse spaventoso, poi uno allegro, ma per il ragazzo non fu facile capire, perciò Misdreavus optò per una più pratica: si precipitò fuori dal vicolo sbucando proprio di fronte a una coppietta che stava passeggiando e che, vedendola, non poté che intenerirsi.
    «Sei triste perché non riesci a spaventare nessuno, è così?» le chiese una volta tornata nel vicolo.
    La Misdreavus, mesta, annuì.
    «Non ti preoccupare, ti insegno io! Innanzitutto devi...»
    In tutti quelle notti si videro e il ragazzo fece sì che potesse imparare i tempi giusti, le espressioni giuste, i versi appropriati in modo da poter risultare spaventosa agli occhi delle persone.
    Eppure, nonostante gli sforzi, queste continuavano a volerle bene, facendo sconfortare sempre più la Pokémon Spettro.
    «Ti serve solo la giusta motivazione, ma io credo in te, amica mia! Ops, forse dovrei dire mia spaventosa amica!» scherzò, e la Misdreavus gli sorrise come mai aveva fatto prima di allora, piena di gratitudine e riflettendo il suo animo gentile, a differenza degli spettri che aveva sempre conosciuto.
    In quelle notti scoprì di aver trovato non solo un "allenatore dello spavento" ma un vero amico, e insieme rimanevano a guardare la luna percorrere la volta celeste sin quasi all'alba, con lui che le raccontava tante storie e lei che rimaneva lì ad ascoltare serenamente con i suoi occhietti rossi puntati sui suoi. Ridevano e scherzavano insieme tanto da renderla triste ogni volta che la notte finiva e lui doveva andar via.

    La notte di Halloween, mentre si trovavano a camminare per le vie deserte, udirono ancora delle voci vicine a loro.
    Si trattava di due bambini vestiti da Litwick e con un sacco da cui estraevano delle caramelle.
    «Dobbiamo tornare a casa, fratellone...»
    «Ok, giusto un paio di case a cui fare dolcetto o scherzetto e torniamo!»
    «Ma c'è buio, ho paura...»
    Non fece neppure in tempo a completare la frase che dal fondo della via spuntò fuori un uomo dallo sguardo inquietante che iniziò a correre verso i bambini che, spaventati, iniziarono a scappare disperati, terrorizzati a morte, il tutto sotto gli occhi attoniti di Josh e Misdreavus che si gettarono subito all'inseguimento.
    Quella notte stava per divenire un incubo a occhi aperti, e quando quel manigoldo riuscì ad attirarli in un vicolo cieco, i bambini pregarono Arceus che quello fosse solo un incubo.
    «Avete paura, eh?» disse quello, mentre i bambini, in lacrime, chiedevano aiuto.
    «Forza, Misdreavus, è la tua occasione! Ecco cosa devi fare...» le sussurrò Josh, trovando l'approvazione dell'amica.

    Quell'individuo stava per lanciarsi sui bambini quando, da dietro il muro, si materializzò Misdreavus con dei fuochi fatui attorno al suo corpo e uno sguardo gelido più della notte in cui si ritrovavano, ringhiando contro di lui.
    L'uomo, sobbalzando e gridando, indietreggiò terrorizzato da quella visione, e solo in quel momento Misdreavus capì che era riuscita nel suo intento, non solo grazie alla fiducia di Josh, ma anche al fatto che aveva trovato la determinazione necessaria per voler aiutare gli altri, proprio come il suo migliore amico aveva fatto per lei.
    Mentre i bambini tifavano per lei, usò l'attacco Confusione per impedire la fuga all'uomo e, quando l'Agente Jenny arrivò con i rinforzi per arrestarlo, la Spettro venne subito considerata un'eroina e tutti i cittadini facevano a gara per farle i complimenti.
    Solo allora capì che tutto quel che voleva davvero era solo poter interagire con gli umani, e poter stare in loro compagnia.
    E così, mentre il sole sorgeva, si volse verso dove si trovava Josh e rimase a bocca aperta: lui, sorridente, stava fluttuando, salendo sempre più su verso il cielo.
    «Sapevo che ce l'avresti fatta! Ora avrai tantissimi amici, mentre io posso finalmente andare nell'aldilà...sono contento di averti incontrata, amica mia. Non ti dimenticherò mai! Sii sempre te stessa, e rimani la meravigliosa Pokémon che sei!» disse il fantasma di Josh salutandola con la mano mentre la Pokémon, con gli occhi lucidi, capì come mai sentiva così tanta affinità con lui: era uno spettro come lei.
    «Misdreavus!» gridò lei con un'espressione felice, salutandolo con lo sguardo.
     
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    Per favorire una maggiore partecipazione da parte dell'utenza, la chiusura del Writing Contest è posticipata al 20 Dicembre 2023! Vi aspettiamo numerosi!



    Edited by ~Dark Suicune - 17/12/2023, 08:28
     
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    In una Johto del passato, una terra permeata da mistero e magia, sorgeva un villaggio circondato da foreste fitte e nebbie misteriose. In questo luogo, un bambino di nome Hiro, curioso e avventuroso, di appena 10 anni, s'imbatte in una straordinaria Misdreavus, un Pokémon che vagava tra le ombre e i misteri della regione.
    La Misdreavus, giocosa e affascinante, si lega subito a Hiro, inseparabili come amici. Passano i giorni, e la loro amicizia cresce sempre di più, condividendo segreti e avventure tra le antiche rovine del villaggio e i sentieri segreti della foresta.
    Tuttavia, il legame tra la creatura e il bambino non sfugge all'attenzione dei genitori di Hiro, preoccupati per la presenza di un Pokémon misterioso. Decidono di chiedere aiuto al sacerdote del villaggio, convinti che sia pericoloso per il figlio legare rapporti con un Pokémon così enigmatico.
    Il sacerdote, temendo il potere oscuro che potrebbe scaturire da un legame tra umano e spirito, si consulta con il capo del villaggio. Insieme, decidono che l'unico modo per proteggere il villaggio è eliminare la minaccia rappresentata dalla Misdreavus e dal bambino. L'oscurità li ha consumati, spingendoli a compiere un atto inumano.
    Una notte cupa e silenziosa, il villaggio viene avvolto da una fitta nebbia. Il capo del villaggio, seguendo il volere del sacerdote, ordina la distruzione. Accendono un fuoco immenso per Hiro e la Misdreavus viene sottoposta a un rito oscuro contro gli spiriti, una cerimonia antica per scongiurare le presenze malefiche.
    Le fiamme divampano e avvolgono il corpo di Hiro, mentre la Misdreavus lotta invano contro l'incantesimo del rito. Le loro voci si spengono nell'oscurità, lasciando solo il silenzio funesto del villaggio.
    Passano cento anni, e il villaggio scompare nel nulla. Una nebbia simile a quella notte fatale si estende su tutto il territorio, avvolgendo il villaggio e la foresta circostante. Una volta dissipata la nebbia, al suo posto sorge una vasta foresta, i resti del villaggio di Hiro e della Misdreavus sommersi sotto il fitto fogliame.
    Le leggende narrano che più di 7.000 abitanti furono inghiottiti dalla nebbia misteriosa, e le loro anime sembrano vagare ancora tra gli alberi, testimoni di un oscuro destino.
    Ma in quella foresta c'è un'energia antica, un richiamo di voci lontane. Coloro che si avventurano tra quegli alberi possono sentire il sussurro delle anime perdute, testimoni di un passato che continua a urlare nel silenzio, mentre la Misdreavus continua a vegliare, custode di un'amicizia spezzata troppo presto.
     
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    Ecco i risultati di questo contest! Scusate per il ritardo ma ho avuto alcuni impegni in questo periodo. Grazie a tutti per la partecipazione. <3

    3º Posto
    Vincy0508
    L'idea di base del racconto penso sia carina, creare questa sorta di mito/leggenda su un villaggio ricoperto dalla nebbia che poi può essere magari tramandata negli anni è molto appropriato al tema assegnatovi (halloween, gli spettri etc). Il problema principale per me purtroppo sta però nel fatto che è tutto un po' troppo veloce, non si capisce bene il perché di sta nebbia, avresti potuto far vedere un minimo di più del rapporto tra il bambino e Misdreavus o della scelta del villaggio di sacrificarli. Insomma c'è una buona bozza di base ma mi sarebbe piaciuto un minimo di approfondimento extra ^^


    2° Posto
    Tsunabi
    La storia è carina ed è sicuramente appropriata ad Halloween, molto misteriosa, sembra un po' una di quelle storie che racconteresti intorno ad un fuocherello in campeggio. Sono onesto, il principale difetto per me è che durante la lettura ad una certa il lettore si perde un po', tutto è un'illusione e non capisco bene cosa stia effettivamente succedendo, forse quella parte ha bisogno di un pizzico di revisione. Però mi è piaciuto come racconto, bravo!



    1° Posto
    Kazuki^
    Molto carino questo racconto, mi piace l'idea di una Misdreavus che cerca di imparare a diventare più spaventosa, è una chiave di lettura un po' nuova sulla classica storia di spettri e fantasmi. Forse un po' clichè il fatto che ci riesca nel momento del bisogno quando dei bambini sono in pericolo, ma se la ruota funziona a che serve reinventarla, per cui ci sta come scelta di trama effettivamente. Mi piace che dalla storia emerge bene il rapporto che si viene a formare tra i due protagonisti, nonostante i pochi caratteri sei riuscito a descrivere bene il tutto, complimenti :)


    Kazuki^ Vinci un Premio GDR. Puoi scegliere qualsiasi Pokémon, appartenente a qualunque generazione, ad esclusione dei Pokémon Leggendari e dei Pokémon Misteriosi, indipendentemente dalla regione in cui ti trovi al momento della richiesta. Apri un nuovo topic nella sezione Premi GDR e compila questo modulo:
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    Complimenti a tutti! Ci vediamo al prossimo Contest! :ciao:
     
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    Sono davvero contento che ti sia piaciuta ^_^ e complimenti anche a Vincy e Tsunabi, erano davvero, davvero belle anche le vostre *__*
     
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